sabato 28 gennaio 2012

Stefano Cucchi, la perizia shock


Pestato a sangue, dicono i risultati. Poliziotti a processo
Il Messaggero pubblica i risultati della perizia Cucchi presentati ieri in tribunale:
Vittorio Fineschi, 52 anni, docente di Medicina Legale a Foggia,capo del team ingaggiato dai Cucchi, ieri ha detto chiaro e tondo di pensarla in modo sideralmente opposto. Fabio Anselmo, legale della famiglia, ha chiesto che «a questo punto l’imputazione contro gli agenti sia trasformata in omicidio» (ora è lesioni, ndr). «Al di là delle ipotesi – ha detto Fineschi – ci sono i fatti. Medici diversi constatarono le ecchimosi sul volto e alla schiena. Una radiografia ha certificato una frattura a una vertebra lombare e l’autopsia ha confermato tutto questo. Sono elementi incontestabili da cui nasceunaconvinzione: lelesioni subite da Cucchi sono intimamente legate al decesso».
Il pestaggio ricostruito dall’accusa sarebbe dunque l’innesco della tragedia:
«Con il passare delle ore – ha proseguito Fineschi – la lesione alla vertebraha alterato il funzionamento della vescica. In ospedale non ci si rese conto della situazione. Il catetere messo al detenuto finì fuori sede, le urine si accumularono». L’autopsia ha accertato un ristagno: un litro e mezzo. «Questa condizione -  ha sostenuto lo specialista – ha provocato un problema di circolo sanguigno e la morte». Causa ultima: «Edema polmonare acuto in un soggetto politraumatizzato in decubito coatto con quadro di insufficienza cardiaca». Dietro i termini un po’ professorali si nasconde la totale divergenza di vedute tra parte civile e Procura. I periti non concordano su nulla.Quelli del pm ad esempio pensano che la frattura alla vertebra risalisse a molto tempo fa perché «c’era callo osseo» e perché «se ne parla in una vecchia cartella clinica ».
I consulenti dei Cucchi la ritengono così recente da avercausato i danni alla vescica e tutto il resto:
Per i giudici non sarà un gioco districarsi in un tale labirinto. Prossima udienza il 9 febbraio. Di certo quella di ieri ha fornito frecce all’arco dei Cucchi. «Nonso perché i consulenti dell’accusa abbiano certe posizioni – ha detto la sorella di Stefano – Non voglio pensare né a disegni né ad altro. Ma i nostri periti stanno fornendo spiegazioni scientifiche che gli altri non ci hanno dato».

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