giovedì 21 febbraio 2008

Asta WiMax, si ritira Mediaset "Rilanci per noi troppo alti"

ROMA - Oggi Elettronica Industriale (gruppo Mediaset) si è ritirata dalla gara per le licenze WiMax, adesso in corso con la sesta giornata di rilanci. Lo conferma la stessa Mediaset a Repubblica.it: "La gara aveva raggiunto livelli di rilancio troppo elevati per i calcoli previsti nei nostri piani industriali", spiega un portavoce. Ieri si era ritirata Fastweb. Il solo grande nome a restare in gara è adesso Telecom Italia, essendosi ritirate nei giorni scorsi anche Wind e AirOne. Restano in gioco, presenziando molte aree, E-Via (Retelit), Ariadsl e A. F. T e poi una manciata di altri soggetti. Secondo voci di corridoio, inoltre, oggi sarebbe stata aggiudicata la prima licenza WiMax italiana: sarebbe quella relativa alla regione Sardegna. Elettronica industriale, proprietaria della rete di trasporto e diffusione del segnale del Gruppo Mediaset con 1.700 torri, era finora risultata in testa in molte delle aste per i lotti in gara. Molti osservatori si erano peraltro chiesti il motivo di tanto interesse dimostrato per le frequenze WiMax, azzardando varie ipotesi, compresa quella di un ingresso di Mediaset nelle telecomunicazioni che sarebbe stato il preludio di un eventuale avvicinamento a Telecom Italia. "Smentiamo in modo categorico queste voci", dicono da Mediaset. Altri avevano invece ipotizzato che Elettronica industriale puntasse alla valorizzazione degli impianti di trasmissione avendo come obiettivo quello di trasformarsi in una 'Tower Company'. Era stata invece smentita dai fatti l'ipotesi di un utilizzo delle frequenze WiMax per diffondere il segnale televisivo analogico e digitale. Una soluzione impedita a priori dallo stesso bando di gara, che autorizza a usare le licenze WiMax solo per fare servizi banda larga mobile.

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