lunedì 3 marzo 2008

All’alba di oggi lunedì, 7 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco delle forze di occupazione israeliane.

Gaza - Infopal All’alba di oggi, l’aviazione e le motovedette israeliane hanno effettuato quattro attacchi contro la Striscia di Gaza: 7 resistenti sono stati uccisi - 6 delle brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, e uno delle brigate an-Naser Salah-Iddin, ala militare dei Comitati di Resistenza popolare. Le forze di occupazione israeliane hanno bombardato l’ufficio dei deputati del Consiglio Legislativo palestinese a Khan Yunes, nel sud della Striscia di Gaza: 5 cittadini sono stati feriti. A mezzanotte sono stati uccisi 2 membri delle brigate al-Qassam, Raed Junaid e Naim Abu al-Husni, a seguito di un bombardamento israeliano che ha colpito un gruppo di resistenti a est di Jabaliya. Sempre a mezzanotte, l’aviazione israeliana ha bombardato un laboratorio per la lavorazione del ferro in via as-Sahaba, nella città di Gaza, causando grandi danni, nessuna vittima.La notte scorsa, gli elicotteri dell’occupazione israeliana hanno effettuato diversi raid contro diverse case già bombardate. Questa mattina, e dopo tre giorni di invasione, l’esercito di occupazione israeliano si è ritirato da Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza, lasciandosi alle spalle decine di palestinesi morti e feriti, in aggiunta alla distruzione di case e proprietà dei cittadini palestinesi. Testimoni oculari hanno riferito di aver visto che i carrarmati e mezzi meccanici dell’esercito di occupazione si sono spostati verso la frontiera tra la Striscia di Gaza e Israele ritornando nelle loro postazioni. Centinaia di cittadini palestinesi sono usciti per verificare la grande distruzione lasciata dall’esercito israeliano, mentre fonti mediche palestinese hanno dichiarato di aver scoperto, a est di Jabaliya, tre cadaveri di cittadini palestinesi, di cui uno di un ufficiale sanitario. I combattenti delle brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, hanno ritrovato, nella zona invasa, i resti di soldati e delle loro armi, in aggiunta ad un carro militare israeliano distrutto. La radio ebraica ha dichiarato la fine dell’operazione militare denominata “L’inverno caldo”, con il ritiro dell’unità “Givati” dal nord della Striscia di Gaza, aggiungendo che l’esercito concentrerà le operazioni militari dal cielo per impedire il lancio dei missili palestinesi. Si ricorda che questa aggressione militare, iniziata mercoledì, ha causato finora circa 118 morti e 350 feriti, di cui 80 solo nella zona est di Jabaliya.

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