giovedì 17 aprile 2008

Salute: triplicano viaggi speranza italiani all'estero

ROMA - Sono sempre più numerosi gli italiani che compiono i 'viaggi della speranza' per la salute, mentre calano gli gli stranieri che vengono a curarsi da noi. Per un europeo che nel 2006 è stato assistito in Italia ce ne sono stati 150 che hanno fatto il percorso inverso, un fenomeno che si è triplicato visto che nel 2000 la proporzione era di 1 a 54. Questi i numeri della giornata europea dei diritti del malato che si celebra domani, promossa da Active citizenship Network (Acn)-Cittadinanzattiva e presentata oggi a Roma. Secondo i dati illustrati alla presentazione, sono 5 mila gli italiani che hanno chiesto l'autorizzazione per farsi curare fuori dai nostri confini nel 2005, provenienti principalmente da Campania (37%), Piemonte (10%) e Sicilia (9%), mentre i paesi di maggiore afflusso sono risultati in un caso su due la Francia, seguita da Belgio e Svizzera (14% ciascuno). I motivi principali sono per sottoporsi ad un trapianto di organo (fegato e rene, principalmente) e per cure oncologiche. Uno dei motivi per questo fenomeno è la scarsa attenzione nel nostro paese per i diritti del malato: secondo una classifica stilata da Acn questo parametro ci vede al quintultimo posto in Europa. "La Giornata Europea dei diritti del malato ha un duplice obiettivo - ha dichiarato Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva - da un lato fare sì che i diritti dei cittadini europei siano uguali indipendentemente dallo Stato in cui vivono, e dall'altro eliminare gli ostacoli per chi è costretto a muoversi fuori dal proprio Paese per ottenere delle cure". E proprio per ribadire la necessità di costruire un sistema sanitario basato sui 14 principi della Carta Europea dei diritti del malato per la giornata sono stati promossi più di 100 eventi in 25 paesi europei. Infine, l'associazione ha anche rivolto un appello al nuovo governo, perché vigili sull'applicazione corretta del federalismo nella Sanità evitando differenze tra regione e regione e applichi completamente la carta europea dei diritti del malato. http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_47685126.html

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