sabato 12 luglio 2008

"Anche i boss sono gay"

In un intervista su youtube, il pm di Palermo Antonio Ingroia rivela: "L'omosessualità è un tabù anche per Cosa nostra". E sulla Chiesa aggiuge. "Non si impegna seriamente nella lotta alla criminalità organizzata"
ROMA - Ci sono "boss mafiosi omosessuali, ma si nascondono e non escono allo scoperto". E' quanto rivela il pm di Palermo Antonio Ingroia lancia in un'intervista a 'Klauscondicio', il programma di Klaus Davi in onda su You Tube, sottolineando che questi boss non hanno ancora fatto coming out "per paura di essere estromessi dall'organizzazione"."Se l'essere gay costituisce ancora un tabù per la società italiana - dice Ingroia - figuriamoci in una società arcaica come quella mafiosa. Perciò questi boss vivono la loro omosessualità clandestinamente e con paura perchè, se scoperti, rischiano di essere estromessi".
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