lunedì 14 luglio 2008

Scrive l'Associazione tra i familiari delle vittime di via dei Georgofili

Nell’Apprendere dalla voce del Procuratore Ingroia che lo stragista di via dei Georgofili Matteo Messina Denaro vive a Trapani e il tessuto mafioso trapanese ne coprirebbe la latitanza, ancora una volta gridiamo allo scandalo. “Questi salteranno in aria disse Matteo Messina Denaro” guardando gli Uffizi a Firenze nel 1993 e così è stato. Con l’Accademia di via dei Georgofili sono saltati in aria anche i nostri parenti, lo stragista di turno libero e uccel di bosco va arrestato, gli vanno confiscati tutti suoi beni e quelli già confiscati vanno tramutati in denaro sonante subito. Le ultime confische a Matteo Messina Denaro ammontano a ben 300 milioni di euro, a noi il massacratore di via dei Georgofili ne deve solo 13 milioni di euro a fronte delle cause che abbiamo intrapreso in sede civile.
Chi si mangia i soldi dei beni confiscati alla mafia?
E’ vergognoso che il Ministro dell’Interno attraverso i suoi funzionari risponda che non ha soldi nel Fondo 512 legge del 1999, ed è costretto a liquidarci una elemosina simbolica a fronte di quanto ci deve e rimandare il saldo a tempi migliori ,se va bene fra tre anni. Non possiamo più aspettare ancora ulteriori tre anni dopo 15 anni di tribolazioni, la mafia non ha fatto sconti a nessuno in questo Paese, ma a Firenze ha superato se stessa perché non era sola. Cordiali saluti *Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
http://www.a.marsala.it/index.php?mod=page&nw=2:6:07:2008:11309

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