mercoledì 24 settembre 2008

Pesanti critiche del presidente iraniano a USA e Israele

NEW YORK, 24 SET - Con un discorso dai toni forti, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, intervenendo all'Assemblea generale dell'ONU, ha criticato il "massacro" che da sessant'anni prosegue indisturbato nei Territori occupati della Palestina, dove è stato creato un regime (israeliano) raccogliendo gente da ogni parte del pianeta, mentre la popolazione del luogo (i palestinesi) e' stata cacciata oppure uccisa. Ahmadinejad si è chiesto cosa facciano ancora gli americani in Iraq a sei anni dal rovesciamento di Saddam Hussein, forze USA che hanno aggredito e invaso il Paese con il falso pretesto delle armi di distruzione di massa, di cui non è stata trovata nemmeno traccia. Il presidente iraniano si è domandato anche se non siano per caso gli USA a costituire una minaccia all'Iran, visto che hanno circondato militarmente la Repubblica islamica e non il contrario. Ahmadinejad ha detto che Tehran non rinuncerà al proprio diritto di produrre combustibile nucleare per il suo programma civile e nessun potere arrogante potrà far desistere l'Iran dal perseguire lo sviluppo del Paese. Intanto, è stata cancellata la riunione dei ministri degli Esteri del gruppo dei cinque Paesi più uno che doveva discutere di eventuali nuove sanzioni ai danni della Repubblica islamica per il programma nucleare vista l'opposizione della Russia.
http://italian.irib.ir/index.php?option=com_content&task=view&id=4185

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