sabato 1 novembre 2008

Messico, arrestato Eduardo Arellano Felix - di Maria Loi

Città del Messico. Arrestato dalla polizia messicana il narcotrafficante Eduardo Arellano Felix. La sua cattura si colloca in una ondata di violenza che sta imperversando in Messico ... ... fin dai primi diciotto mesi di governo del presidente Felipe Calderon che ha intensificato la lotta contro i narcotrafficanti. Un bollettino di guerra. Si parla di più di 4000 mila vittime cadute negli scontri fra esponenti dei Cartelli di Tijuana, Juarez, Golfo e di Sinaloa. Coinvolta nella lotta anche la terribile organizzazione dei Los Zetas. Al centro del conflitto c’è il controllo delle rotte del narcotraffico. E se in passato i messicani erano i corrieri dei narcos colombiani, ora invece,con i colpi subiti dai Cartelli di Medellin e di Cali, si sono messi in proprio. Oggi dal Messico passano più del 70% della cocaina e del 50% della marijuana distribuiti negli Stati Uniti. Questo ruolo egemone del Messico ha amplificato le diatribe interne tra i quattro cartelli principali. Quelli di Tijuana e Sinalo hanno subito un duro scossone con l’arresto del numero due del cartello di Tijuana, Eduardo Arellano Felix, detto il “Dottore”, ricercato dall’Interpol in oltre 180 paesi. Su di lui la Dea statunitense aveva posto una taglia di cinque milioni di dollari. Prima di arrendersi il narcotrafficante ha fatto fuoco contro gli agenti. Sono stati catturati con lui anche alcuni suoi luogotenenti tra i quali spicca il nome di Arturo Villareal Albarran, detto “El Nalgon”. Lunedì scorso era finito in manette anche Jesus Lambada Garcia, detto il “re”, capo del cartello del Pacifico. http://www.antimafiaduemila.com/content/view/10422/48/

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