I vicini si erano insospettiti per il silenzio che regnava durante il giorno nella clinica per la maternità di Enugu, nell’est del Paese. Un edificio di due piani dove tutto taceva alla luce del sole, ma che entrava in piena attività di notte. Fino a quando la polizia non ha fatto irruzione, scoprendo che si trattava di una struttura dove venivano rinchiuse giovani donne, ne sono state liberate 20, e venivano dati alla luce bambini da mettere in vendita. Per le organizzazioni locali che si battono contro il traffico di essere umani, la pratica non è rara in Nigeria, il Paese che conta il più alto numero di abitanti del continente africano, pari a 140 milioni. Stando alla ricostruzione fornita dalle organizzazioni di quella che è stata definita la più vasta operazione di polizia contro una rete di trafficanti di bambini, il medico responsabile della clinica di Enugu attirava giovani donne che portavano avanti gravidanze non desiderate, proponendo loro di aiutarle ad abortire. Le adolescenti venivano invece rinchiuse fino al giorno del parto, quindi costrette a separarsi dal proprio bambino in cambio di circa 20.000 naira (135 euro).
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