Berlusconi? Un furbastro. E poi il ritorno della destra in Europa, l'ignoranza dei giovani sull'Olocausto. In arrivo al Festival di Torino diretto da Nanni Moretti, il premio Oscar lancia un allarme: attenti ai fantasmi
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"Onestamente io l'Italia non la capisco" prosegue il regista premio Oscar nel 2002 con Il Pianista. "Per me è del tutto impossibile prevedere dove state andando. Berlusconi sfida ogni norma, ogni regola alla base del funzionamento del Paese. È sorprendente. Una cosa che mi ha sempre preoccupato, sin da quando abitavo a Roma trent'anni fa, è che il vostro eroe nazionale, dalla letteratura al cinema - soprattutto al cinema - è sempre una specie di imbroglione. Piccoli truffatori, furbastri disonesti. Gli italiani amano questi furfanti: si danno di gomito e dicono "ah ah, guarda quello come li ha fregati tutti" (in italiano, ndr). Non so se è un'eredità dell'impero romano, ma è pericolosa. In ogni cultura c'è il personaggio un po' mascalzone e canaglia, ma mai al livello italiano. E ora avete eletto il re degli imbroglioni: uno come Totò"...
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