giovedì 13 novembre 2008

Lo scontro Usa - Cina dietro la recrudescenza della guerra in Congo di Simone Santini

Lo scorso agosto il signore della guerra Laurent Nkunda, generale delle milizie tutsi del Congresso nazionale per la difesa del popolo (Cndp), aveva denunciato gli accordi di pace stipulati appena qualche mese prima che mettevano fine alla guerriglia di confine nel nord del Congo tra varie fazioni avversarie che fanno riferimento a Congo, Ruanda e Uganda. La guerra nella regione di Kivu esplodeva di nuovo.Tra il 1998 e il 2003 Ruanda e Uganda avevano invaso il territorio congolese. Stabilita una tregua, sul campo rimanevano varie milizie in perenne stato di tensione. A queste si interponeva la missione dei caschi blu del MONUC. Nel novembre 2007 Congo e Ruanda firmano l'accordo di pace che prevede lo smantellamento delle rispettive milizie ed il loro inglobamento nell'esercito congolese. A gennaio questo accordo è ratificato da tutte le milizie sul campo, ma ad agosto Nkunda (filo-Ruanda) riprende le armi. In pochi mesi è la catastrofe umanitaria: milioni di profughi e migliaia di morti.
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