Milano, 13 nov. (Apcom) - Quella di oggi sarà l'ultima tappa del processo di primo grado a carico dei 29 poliziotti e dirigenti del ministero dell'Interno per le violenze alla scuola Diaz del 21 luglio 2001, durante il G8 di Genova. Dopo sette anni d'attesa e oltre 200 udienze, la giornata finale si aprirà alle 10, nell'aula bunker del tribunale genovese, con le ultime due repliche. Poi il collegio giudicante della prima sezione del tribunale, presieduto da Gabrio Barone, si ritirerà in camera di consiglio per pronunciarsi, forse già in serata, sulle richieste dei pubblici ministeri Francesco Cardona Albini e Enrico Zucca: oltre cento anni complessivi di reclusione per reati come calunnia, falso ideologico, lesioni, arresto illegale e violenza privata. Tra gli imputati eccellenti figurano, tra gli altri, Giovanni Luperi (ex dirigente Cesis, oggi Dis), Francesco Gratteri (oggi direttore della Direzione anticrimine) e Gilberto Caldarozzi (dirigente dello Sco e tra i protagonisti della cattura di Bernardo Provenzano). Secondo la tesi dei pm la vicenda è contrassegnata da una serie di violenze, menzogne e false ricostruzioni concordate che, tra l'altro, ha portato alla nascita di altri filoni d'indagine per la misteriosa sparizione di due bottiglie molotov e per la presunta falsa testimonianza dell'ex questore di Genova. Un procedimento, quest'ultimo, che coinvolge anche l'ex capo della polizia, Gianni De Gennaro.
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http://www.apcom.net/newscronaca/20081113_045800_4ecf583_50284.shtml
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