lunedì 8 dicembre 2008

Obama e la guerra d'Africa di Marco Menchi

Secondo Daniel Volman, direttore dell'African Security Research Project, l'amministrazione del prossimo presidente Usa Barack Obama sembra intenzionata a proseguire la politica di militarizzazione di Bush in Africa, a meno che non riceva forti pressioni in senso contrario.Nel febbraio 2007, George W. Bush annunciò la creazione di un nuovo comando militare per l'Africa (Africom). In precedenza, le attività militari statunitensi erano condotte da tre comandi separati: il Comando Europeo, che si occupava di gran parte del continente; il Comando Centrale, che copriva l'Egitto e la regione del corno d'Africa, insieme al Medio Oriente e all'Asia centrale; e il Comando del Pacifico, che sovrintendeva alle operazioni in Madagascar e nelle isole dell'Oceano Indiano. Nessuno di questi comandi si occupava esclusivamente dell'Africa, poiché il continente nero era considerato una regione di scarsa importanza strategica, sia durante la guerra fredda che nel decennio successivo.Solo quando l'amministrazione Bush affermò che l'accesso alle riserve petrolifere africane era un "interesse strategico nazionale" e dichiarò la guerra globale al terrorismo dopo l'11 settembre, il ruolo dell'Africa nella politica militare statunitense acquistò importanza. Durante il suo primo anno di esistenza, l'Africom ha agito sotto la guida del Comando Europeo, ma dal 1 ottobre 2008 è pienamente operativo (1).
Continua ...
http://www.clarissa.it/esteri_int.php?id=1060

Nessun commento:

Posta un commento