ROMA - Una multa record di 800 milioni di dollari (l'equivalente di poco meno di 600 milioni di euro) per la Siemens, accusata dalle autorità statunitensi di aver corrotto alti ufficiali governativi in almeno Paesi del mondo, per ottenere assegnazioni di appalti, che andavano dalle turbine ai treni ad alta velocità. A dare notizia della multa, suddivisa in 450 milioni di dollari da consegnare al dipartimento di Giustizia Usa e 350 milioni per la Sec (la Commissione di controllo della Borsa statunitense) è il Wall Street Journal, che spiega anche come la cifra sia stata fissata in seguito a un accordo tra la Siemens, che ha ammesso le proprie responsabilità, e il dipartimento di Giustizia. I rappresentanti legali della multinazionale hanno infatti ammesso di aver speso in tangenti 1,3 miliardi di euro per aggiudicarsi contratti stranieri. Secondo gli inquirenti, sono circa 300 i dipendenti compromessi con queste attività illecite. Lo scandalo ha portato alle dimissioni di alcuni dirigenti di alto livello, tra i quali il direttore generale Klaus Kleinfel e il suo predecessore e presidente Heinrich von Piere. La multa che la Siemens pagherà negli Stati Uniti supera di almeno venti volte il precedente record, negli annali dell'U.S. Foreign Corrupt Practices Act. Lo scandalo sulle attività illecite della multinazionale è esploso nel 2006. Secondo le accuse, la società avrebbe sistematicamente pagato tangenti tra il marzo 2001 e il settembre 2007: la Sec ne ha contate almeno 4.283 per un ammontare di 1,4 miliardi di dollari.
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http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/economia/siemens-multa/siemens-multa/siemens-multa.html
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