giovedì 1 gennaio 2009

L'imbarazzo della Social Card vuota

Spettabile Redazione, faccio seguito al caso delle “Social Card” vuote: la stessa esperienza, poco piacevole, l’ho fatta anch’io accompagnando mia suocera titolare di tale carta presso un supermercato di Favaro Veneto.Ad un prima verifica alla cassa del supermercato sembrava che la Carta fosse attiva anche se non si poteva vedere quanto era l’importo. Si trattava di verificare procedendo con la spesa. Dopo aver fatto passare la spesa alla cassa al pagamento la “Carta Acquisti” ha dato come risultato: autorizzazione negata - transazione negata.A questo punto due erano le possibilità o rimettere la spesa sugli scaffali oppure procedere con pagamento in contanti: ho scelto il secondo caso perché già era stato particolarmente imbarazzante l’esperimento per il quale è stato richiesto l’intervento anche del direttore del supermercato. Chiaramente il tutto in presenza di molte persone che hanno assistito alla scena.Premetto che la carta era stata consegnata il 15.12.08 dalle Poste di Favaro Veneto e sul documento allegato alla stessa riporta la seguente frase: La carta sarà caricata con 120 Euro entro due giorni lavorativi dalla consegna.
Dopo tale brutta esperienza ho provato a reclamare con qualcuno attraverso il numero verde. Chiaramente ci sono risposte automatiche ma in compenso ho avuto la conferma che il ricarico dei 120 euro non era ancora stato fatto.
I commenti che vorrei fare sono tantissimi ma mi trattengo, vorrei solo dire ai politici - che in tutte le trasmissioni radio e in tv si atteggiano di essere tanto bravi e generosi - che facessero qualche volta una verifica di quante stupidaggini sono in grado di dire e di fare.
Qualcuno che ha governato precedentemente, aveva fatto una cosa più banale, aveva inserito il “regalo di Natale” nella pensione. Però quello è stato giudicato un incapace.
Distinti saluti.
Mario Vianello(Favaro Veneto)

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