lunedì 2 febbraio 2009

“ANCHE SE GLI STO SULLE PALLE BERLUSCONI MI ASCOLTI” – ATTENZIONE AL “GIGANTESCO CONFLITTO D’INTERESSI ..........

“ANCHE SE GLI STO SULLE PALLE BERLUSCONI MI ASCOLTI” – ATTENZIONE AL “GIGANTESCO CONFLITTO D’INTERESSI DEL MINISTRO AL WELFARE (E SALUTE) SACCONI: SUA MOGLIE è DIVENTATA LA PRESIDENTE DI FARMINDUSTRIA…
Vittorio Feltri per "Libero"
Anche se, come dice lui, gli "sto sulle palle", Berlusconi stavolta farà bene ad ascoltarmi per evitare antipatiche complicazioni al suo governo. Che ha già abbastanza grane delle quali il Cavaliere si è reso conto al punto di essersi chiuso in "esilio" temporaneo per non cedere alla tentazione di rovesciare il tavolo.Col pretesto dell'influenza - robetta - ha lasciato Palazzo Chigi e si è rintanato in casa: a mordersi le unghie causa annacquamento (al limite del ridicolo) della riforma Giustizia; a sacramentare sulla revisione della legge elettorale (europea) praticamente ridotta a un abortino, e su tante altre cose che non cito per esigenze di brevità.A tutto questo, e non è poco, si aggiunge l'imbarazzante situazione in cui si trova il superministro Sacconi sotto la cui giurisdizione c'è il Lavoro, la Previdenza sociale e la Sanità. Troppa carne sul fuoco di un solo uomo? Il problema è un altro.Si dà infatti il caso che Sacconi sia coniugato (...) con una donna talmente in gamba da essere assurta alla direzione generale di Farmindustria. Anche chi non ha dimestichezza con certi affari comprende: siamo di fronte a un gigantesco conflitto di interessi; il responsabile del dicastero (sia pure tramite il sottosegretario Fazio) controlla la Salute pubblica, e sua moglie è al vertice non di un'azienda di elettrodomestici bensì di un colosso quale Farmindustria che, come dice la parola stessa, si occupa di farmaci.Il premier ne è al corrente? Se lo è, provveda per favore a scorporare la Sanità dal resto (Lavoro e Previdenza) onde non offrire il fianco agli attacchi dell'opposizione. La quale, giustamente dal suo punto di vista, sta organizzando sulla questione un agguato al governo. Si profila un guaio serio da schivare. Se gli alleati di Silvio sollevano delle obiezioni e reclamano poltrone, non credo sia difficile dare loro delle spiegazioni e magari trattare. Nelle coalizioni ciò è fisiologico. Come lo sarebbe un gesto d'imperio del presidente del Consiglio.La Sanità, a parte che costituisce una voce pesante nel bilancio dello Stato, è eccessivamente importante per diventare un luogo di polemiche imperniate sul conflitto di interessi: e merita di essere guidata da un tecnico, un conoscitore non improvvisato della materia. Qui c'è di mezzo la ricerca, la sperimentazione, la razionalizzazione delle strutture, gli indirizzi unitari da seguire per alzare il livello delle cure e dell'assistenza; senza trascurare un dato: la competenza dei nostri medici è elevata e non va soffocata dalla mediocrità di amministratori e burocrati impreparati e politicizzati.Il Cavaliere mediti su queste osservazioni direi ovvie e corra ai ripari prima di essere travolto.
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