Ventitré giorni di terrorismo israeliano contro la Striscia di Gaza non hanno provocato solo morte e macerie, ma anche tanti e diversi problemi sociali.Ne abbiamo parlato oggi pomeriggio con il ministro degli Affari sociali del governo Hamas, dott. Ahmed Elkurd.
Ministro, ci spieghi qual è il bilancio attuale della guerra israeliana contro la Striscia.
Innanzitutto, è necessario premettere che i confini della Striscia sono molto ridotti - è lunga solo 50 km. - ma vi abitano 1,5 milioni di persone, di cui un milione sono rifugiati provenienti dai Territori palestinesi del ‘48. Io stesso provengo da un villaggio nei pressi di Ashkelon. I campi profughi sono 8.In secondo luogo, voglio ricordare che da tre anni siamo sotto embargo e assedio. Ciò ha provocato una grave crisi umanitaria che è precipitata con i 23 giorni di bombardamenti israeliani.Gaza è chiusa. Questo perché nel gennaio del 2006, elezioni libere e democratiche, chieste dall’Occidente intero e monitorate da osservatori internazionali, hanno assegnato la vittoria a Hamas. Ecco che il mondo ci ha puniti soffocandoci con un feroce embargo.Come se non bastassero tre anni di assedio israelo-internazionale, si è scatenata la guerra che ha portato una devastazione molto grande: 1350 morti, 5500 feriti, 5000 famiglie senza casa, 20 mila appartamenti distrutti. La centrale elettrica funziona solo poche ore al giorno. Il bilancio economico è di 3 miliardi di dollari di danni.
Leggi tutto:
http://www.infopal.it/
Nessun commento:
Posta un commento