Roma, 17 mar. (Apcom) - La capitale degli Stati uniti è teatro di una vera e propria epidemia di Aids, con un tasso di diffusione peggiore di quello di alcune nazioni africane: il 3% delle persone sopra i 12 anni è infettata dal virus Hiv (come in Uganda), secondo i dati più recenti del dipartimento della sanità di Washington. Per convenzione si definisce "epidemia" la diffusione del virus Hiv quando questo supera tra il residenti la percentuale dell'1%. "Credo che siamo di fronte ad un'impennata di questa gravità perché la nuova direzione della Sezione Hiv/Aids di Washington ha fatto forti pressioni affinché tutti si sottoponessero al test", spiega il dottor Raymond Martins, della clinica Whitman-Walker, citato dalla Bbc online. Anche la stima del 3% è probabilmente sottostimata, poiché molti residenti che non hanno fatto il test ignorano di essere infettati. Nel Distretto (di Washington) il tasso di infezione più alto è fra i neri (6.5%), gli ispanici (3.0%) e i bianchi (2.6%). In termine di età, la fascia più colpita è quella fra i 40-49 anni (7.2%), seguita da quella tra 50-59 (5.2%). La trasmissione avviene in massima parte fra coloro che hanno rapporti omosessuali, seguita dagli eterosessuali e, in ultimo, dal passaggio nell'uso di siringhe.
http://www.apcom.net/newsesteri/20090317_095201_515c517_58296.shtml
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