giovedì 26 marzo 2009

Il Consiglio d'Europa bacchetta l'Italia: processi lenti, servono misure urgenti

Bruxelles, 26 mar. (Adnkronos/Aki) - L'Italia ha fatto dei progressi ma non ha ancora risolto in modo definitivo il problema della lunghezza dei processi: quasi 9 milioni i casi pendenti nei tribunali. Servono dunque "con urgenza misure ad hoc" per far fronte ai ritardi nella giustizia. Ci sono luci, ma restano anche delle ombre, nella fotografia scattata dal Consiglio d'Europa nella risoluzione provvisoria sulla durata dei procedimenti italiani, bancarotta inclusa.
"Il comitato dei ministri ha rilevato con interesse il progressi ottenuti con le misure adottate finora in ambito di procedimenti civili, penali e amministrativi" si legge in una nota diffusa a Bruxelles dall'organizzazione con sede a Strasburgo. "Il comitato sottolinea tuttavia che, dato il sostanziale ritardo in ambito civile e penale, approssimativamente 5,5 milioni di casi civili e 3,2 milioni di casi penali pendenti, come anche in ambito amministrativo, va ancora trovata la soluzione definitiva al problema strutturale della durata dei processi". Il comitato ha lanciato dunque un appello alle autorita' italiane affinche' "perseguano attivamente i loro sforzi per assicurare la rapida adozione delle misure gia' previste per i processi civili e penali e adottare con urgenza misure ad hoc per ridurre i ritardi in ambito civile, penale e amministrativo".
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http://www.adnkronos.com/IGN/Esteri/?id=3.0.3143932319

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