sabato 4 aprile 2009

Se i giudici hanno paura - di Bruno Tinti

Per l’ennesima volta c’è il sospetto che qualche politico importante sia stato preso con le mani nel vasetto della marmellata. La procura di Bari ha da tempo chiuso le sue indagini che riguardavano il ministro Raffaele Fitto per i reati di associazione a delinquere, concussione, falso ideologico, corruzione, peculato, concorso ... ... in interesse privato in una procedura di amministrazione straordinaria e turbativa d’asta. Come prevede il codice di procedura, i procedimenti sono stati sottoposti al Giudice per le indagini preliminari; uno dei due è ancora in fase di udienza preliminare; per l’altro, Fitto è stato rinviato a giudizio.Adesso il suo collega Alfano ha inviato i suoi ispettori presso la Procura di Bari. La supposizione che si tratti della solita ispezione intimidatoria e, se gli riesce, punitiva è seducente; tanto più che, dicono le agenzie, Alfano si è mosso su sollecitazione dello stesso Fitto. Niente di nuovo sotto il sole comunque: hanno fatto così dai tempi delle ispezioni alla Procura di Milano che indagava su Berlusconi. E tutto questo suggerisce qualche (inquieta) riflessione.
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http://www.antimafiaduemila.com/content/view/14530/78/

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