mercoledì 8 luglio 2009

Inchiesta Bari, Tatò Greco indagato

Vendola: la Regione Puglia si costituirà parte civile. Riprende corpo il filone droga nelle feste dei vip. BARI - Il coordinatore regionale del movimento politico "La Puglia prima di tutto", Salvatore (Tatò) Greco, è indagato per associazione per delinquere e concorso in falso nell'ambito di una delle inchieste della procura di Bari che coinvolge l'attività degli imprenditori baresi Claudio e Gianpaolo Tarantini. L'accusa. Secondo il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Bari, Roberto Rossi, che oggi ha depositato l'avviso di conclusione delle indagini per 23 persone indagate, Greco sarebbe stato socio occulto di una società gestita dai Tarantini e faceva da loro garante politico. Secondo l'ipotesi accusatoria, i due fratelli corrompevano medici con favori, soldi, viaggi e buoni benzina le forniture di protesi e attrezzature ospedaliere. «Sono a disposizione dei magistrati per chiarire la mia posizione di assoluta estraneità ai fatti», ha detto Greco. «Spero - ha aggiunto - di essere ascoltato quanto prima dal sostituto procuratore della Repubblica titolare della indagine». L'inchiesta fa riferimento a fatti che si sarebbero verificati tra il 2003 e il 2006. Secondo l'accusa, i fratelli Tarantini che con tre loro diverse società commercializzavano protesi ortopediche e apparecchiature sanitarie, convincevano i medici, in cambio di favori e denaro, a dichiarare che le protesi da loro fornite erano «infungibili e uniche» evitando così le normali procedure d'appalto. Secondo l'accusa, Greco che all'epoca era consigliere regionale dell'Udc, approfittava della propria posizione per convincere anche i medici recalcitranti e i vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere regionali ad acquistare direttamente dalle società dei Tarantini. CONTINUA ... http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=64901&sez=HOME_INITALIA

Nessun commento:

Posta un commento