mercoledì 8 luglio 2009

Padre Noemi, prescritti 24 episodi

Approfondimenti ■ La lunga lista delle presunte tangenti del padre di Noemi
NAPOLI (8 luglio) - Sono 24 gli episodi di concussione contestati a Benedetto Letizia, detto Elio, il padre di Noemi la 18enne diventata famosa per la sua amicizia con il premier Silvio Berlusconi. Tutti i reati sono stati tuttavia già dichiarati prescritti dal gup Stefano Risolo in quanto risalenti agli anni 1991-1993. Letizia era imputato nella sua qualità di ex impiegato dell'ufficio annona del comune di Napoli. Tutti i reati contestati, secondo l'accusa, sarebbero stati commessi in concorso con Giovanni De Vecchi, che all'epoca rivestiva la carica di direttore dell'ufficio annona e che è stato già giudicato per tali episodi. La posizione di Letizia fu stralciata e in seguito, per una nullità del decreto di citazione, gli atti furono restituiti al pm. La successiva richiesta di rinvio a giudizio trasmessa all'ufficio gip è rimasta «ferma» in cancelleria per diversi anni. Sui ritardi nella celebrazione dell'udienza preliminare il presidente del Tribunale Carlo Alemi ha di recente disposto accertamenti. La vicenda giudiziaria risale agli anni di tangentopoli e le presunte tangenti sulla concessione di licenze commerciali costituì una delle numerose inchieste avviate all'epoca dal pool Mani Pulite di Napoli. È fitto l'elenco delle accuse per le quali è stata emessa sentenza di prescrizione. Ci sono presunte tangenti per milioni che riguardano licenze per pizzerie, bar e negozi.
Per alcuni capi di imputazione più «recenti» il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio, sostenendo che i termini di prescrizione erano da considerare interrotti per alcuni periodi di sciopero degli avvocati. Una richiesta che il gup tuttavia non ha condiviso.
L'udienza si è svolta, circostanza abbastanza insolita, nell'ufficio del giudice e non in un'aula riservata alle udienze.
Il difensore di Letizia, avvocato Angelo Mastromatteo, ha osservato, tra l'altro, che l'imputato non ha avuto la possibilità di difendersi dalle accuse mosse da coimputati in un dibattimento al quale Letizia non ha partecipato in quanto la sua posizione era stata stralciata. Lo stesso legale ha rivelato ai giornalisti di aver potuto leggere gli atti del processo, che erano nell'ufficio del capo dell'ufficio gip e non in quello del giudice Risolo, soltanto alla presenza di un carabiniere che aveva ricevuto dai magistrati l'incarico di «sorvegliare» il fascicolo.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=65026&sez=HOME_INITALIA

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