mercoledì 8 luglio 2009

Prete accusato di pedofilia, il Tribunale non ammette il Comune come parte civile

ROMA (8 luglio) - Il Comune di Roma non parteciperà, come parte civile, al processo che vede imputato Don Ruggero Conti, l’ex parroco di Selva Candida accusato di violenza sessuale su sette minori che gli erano stati affidati per motivi di studio, tra il ’98 e il 2000. Lo ha deciso ieri la sesta sezione penale del Tribunale.La richiesta, presentata dall'avvocato Nicola Sabado, rappresentante legale del Campidoglio, era un tentativo di rimediare ai disguidi sorti nella precedente udienza, quando i giudici si erano convinti che il Comune non avesse intenzione di prendere parte al processo per motivi squisitamente tecnici. Tentativo fallito, perché il collegio non ha potuto fare altro che rigettare la richiesta ormai tardiva, essendo stato dichiarato aperto il dibattimento. Nel respingere l'istanza i giudici hanno sottolineato che l'esclusione del Comune è dovuta non solo alla tardività dell'istanza, ma soprattutto alla documentazione presentata in apertura del processo lo scorso 17 giugno. Fu in quella occasione che il presidente del collegio, Luciano Pugliese, diede lettura di una lettera nella quale l'Amministrazione manifestava la volontà di non costituirsi parte civile nel processo. In particolare si motivava la decisione sostenendo la "non completa conoscenza degli atti processuali", nonché la mancanza di legittimazione del Comune a costituirsi parte civile per i reati di violenza sui minori.
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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=64986&sez=HOME_ROMA

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