sabato 21 novembre 2009

Fini, "Stranieri diversi? Stronzo chi lo pensa" - La replica di Calderoli: "Lo è anche chi illude"

ROMA - Le parole contano. Lo hanno dimostrato oggi sia Gianfranco Fini che Roberto Calderoli. Quelli che usano "qualche parola di troppo" nei confronti degli immigrati, sono degli "stronzi", aveva detto il presidente della Camera di fronte auna cinquantina di ragazzi, per la maggior parte immigrati bengalesi e cinesi tra gli 8 e i 18 anni, del centro diurno 'Semina' a Torpignattara, gestito dall'associazione 'Nessun luogo è lontano'. "Fini ha perfettamente ragione a dire che è stronzo chi dice che lo straniero è diverso. Ma è altrettanto stronzo chi illude gli immigrati", ha ribattuto il ministro per la Semplificazione, interpellato nel pomeriggio. "E' infatti una stronzata - ha incalzato Calderoli -, illudere gli extracomunitari che il nostro è il Paese di 'Bengodi' e che c'è lavoro per tutti, visto che il lavoro manca in primo luogo ai nostri cittadini. Fare questo è pura demagogia e allora si spalancano le porte a migliaia di persone destinate a finire nella rete delle illegalità, della criminalità o dello sfruttamento". Il presidente della Camera aveva fatto diverse domande ai ragazzi presenti: "Qualche volta vi pesa essere qui? C'è qualcuno che ve lo fa pesare? O qualche volta c'è qualche stronzo che dice qualche parola di troppo?". Loro avevano riso e Fini continuato: "Uso questa parola perché se qualcuno dice che siete diversi la parolaccia se la merita: voi la pensate io la dico". Secondo Fini anche i titoli dei giornali che criminalizzano le etnie riferendo i fatti di cronaca sono "sbagliati". "Titolare che un rumeno o un eritreo hanno compiuto uno scippo - ha detto Fini - è un modo scorretto, superficiale e impreciso di informare. La stampa sbaglia. Sarebbe bello se l'informazione non titolasse con riferimenti etnici, perché altrimenti si forma nei cittadini la convinzione che ci sia un'equazione tra lo straniero e il delinquente. Uno scippatore è uno scippatore e basta, uomini e donne sono tutti uguali". "Uguali sì - ha poi commentato Calderoli - lo sono tutti gli uomini quando nascono ma l'integrazione e l'accoglienza prevedono non delle belle frasi ma degli atti concreti e molta intelligenza nel sapere costruire".
Continua ...
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/fini-parla/fini-stranieri/fini-stranieri.html

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