sabato 21 novembre 2009

Stragi. Spatuzza racconta, deduce e coinvolge il Premier con Dell’Utri. E i Graviano, chiamati in causa, lo “rispettano”. Perché?

Le rivelazioni sono quelle di sempre, ma si allargano come i cerchi quando si getta un sasso nello stagno. Il protagonista della storia è Gaspare Spatuzza, pentito postumo, che ha rimpiazzato Scarantino come conducente della vettura al tritolo. L’ha fatto dopo che Scarantino e i suoi compari erano stati condannati a conclusione di un processo e in concomitanza di un altro processo, quello d’appello che vede imputato Marcello Dell’Utri. Spatuzza ha riferito di avere saputo dai fratelli Graviano, Giuseppe e Filippo, a Roma che era stato chiuso un accordo, alla vigilia della discesa in campo di Forza Italia, quindi nel '93, fra le famiglie siciliane, Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. In che cosa consisteva l’accordo? Nella protezione e tutela dei boss. Perché avrebbero avuto questa esigenza? Spatuzza non lo sa, possiamo intuirlo. A quel tempo, a quanto pare, lo Stato cominciava a fare sul serio. E siccome si tratta della stagione che vide Giovanni Falcone installarsi al Ministero di Grazia e Giustizia, c’è da crederci. Il fatto che ci fosse un buon movente o perché i potenti fratelli Graviano cercassero alleanze non significa che Spatuzza stia dicendo la verità. Di certo qualcosa di vero c’è sui movimenti delle cosche. Agirono con grande determinazione facendo ciò che la mafia non aveva mai osato prima: azioni terroristiche. Per conto proprio o per conto terzi, si chiedono ancora in tanti. Ma questo non è il punto oggi.
Continua ...
http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronaca/71895/stragi-spatuzza-racconta-deduce-coinvolge-premier-dellutri-graviano-chiamati-causa-rispettano-perch.htm

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