ROMA - L’evento è talmente raro da insospettire: Silvio Berlusconi, per la seconda notte consecutiva, ha dormito nell’appartamento a lui riservato a palazzo Chigi. Non era mai successo in questa legislatura che il premier abbandonasse l’amato palazzo Grazioli per il molto meno apprezzato appartamento, che pure si fece restaurare nel ’94, e che peraltro è stato da lui occupato pochissime volte negli anni in cui è stato al governo. Si contano infatti sulle dita delle mani le sue presenze notturne a Chigi: nel 2003, per esempio, si ricorda una sua permanenza per ben tre notti, ma solo perché era stato colpito da una brutta influenza e i medici gli avevano consigliato il riposo e vietato gli spostamenti, anche di poche centinaia di metri. Per questo ieri, quando si è capito che il Cavaliere si sarebbe trattenuto a palazzo dopo una giornata di incontri e telefonate soprattutto, dicono i suoi, con «leader stranieri », la domanda di tutti è stata una e una sola: perché? E la risposta, molto ufficiosa, arrivata da alcune fonti a lui vicine è stata chiara anche se priva di particolari aggiuntivi: motivi di sicurezza. Ufficialmente, nel suo entourage tutti tengono le bocche cucite e si trincerano dietro un diplomatico no comment, ma le voci accreditano l’ipotesi che il premier abbia deciso (se spontaneamente o perché invitato dai servizi di sicurezza non si sa) di rimanere a palazzo Chigi perché la struttura è molto più sicura e controllabile dei suoi appartamenti in via del Plebiscito. Già, ma controllabile da cosa? La minaccia più probabile sembra quella legata in qualche modo al ritrovamento di un dossier su di lui (e su altri politici) nel computer del kamikaze libico Mohamed Game, l’uomo che il 12 ottobre ha compiuto un attentato alla caserma «Santa Barbara» di Milano rimanendo ferito gravemente.
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http://www.corriere.it/politica/09_novembre_14/berlusconi_dorme_palazzo_chigi_aa0ccd3a-d0ea-11de-a0b4-00144f02aabc.shtml
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