Il testo è stato pubblicato sul sito del Pdl. Vietata, invece, la pubblicazione dei colloqui fino alla conclusione delle indagini preliminari. Nessun limite di tempo per i latitanti. Più lievi le sanzioni per gli editori.
ROMA - Sono pubblicati sul sito del Pdl al Senato gli 11 emendamenti 1 presentati dal centrodestra al ddl intercettazioni 2. Una serie di modifiche a firma Pdl ma approvate anche dalla Lega, arrivate dopo la campagna di mobilitazione 3 "contro il bavaglio". In sintesi viene reintrodotta la possibilità di pubblicare "per riassunto" gli atti giudiziari, non le intercettazioni, prima dell'udienza preliminare. Sarà possibile pubblicare il contenuto delle ordinanze di custodia cautelare, non le intercettazioni, dopo che la persona sottoposta alle indagini abbia avuto conoscenza dell'ordinanza del giudice. Non ci saranno limiti di tempo per intercettare i latitanti. "La norma era chiara, l'esecutore non l'ha applicata bene; è chiaro che la fonte, ossia il legislatore, interviene nuovamente" dice il ministro della Giustizia Angelino Alfano ricordando che la norma sulle intercettazioni era stata prodotta oltre dieci anni fa e introdotta nel Codice di procedura penale.
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