Londra, 7 feb. (Adnkronos/Ign) - Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, torna in tribunale a Londra, per un'udienza di due giorni in cui si deciderà della sua estradizione in Svezia, dove nei suoi confronti è stata formalizzata l'accusa di aver stuprato due donne. Al suo arrivo alla Belmarsh Magistrates Court l'australiano era atteso da un gruppo di fan.
Assange non avrebbe un processo equo in Svezia ma è pronto a collaborare con la magistratura svedese, ha detto l'avvocato Geoffry Robertson nell'udienza di apertura del processo. Secondo il legale "l'attacco mediatico" subito dal suo cliente "pregiudicherebbe la riservatezza del processo". Assange, ha poi aggiunto, è "pronto e disponibile" a essere interrogato dai magistrati svedesi per telefono o in collegamento video per confutare le accuse di violenza sessuale che gli sono state mosse da due donne. Secondo Robertson esiste per il suo cliente "un rischio reale di evidente violazione dei suoi diritti".
Intanto, il procuratore Clare Montgomery, presentando le istanze della magistratura svedese, ha detto che il tipo di crimine di cui è accusato il fondatore di Wikileaks dovrebbe condurre "all'estradizione automatica" senza necessità di presentare alcuna prova. Tra i testimoni che la difesa intende presentare in aula vi sarebbe anche l'ex capo procuratore svedese, Sven-Erik Alhem, secondo quanto ha confermato l'avvocato svedese di Assange, Bjorn Hurtig.
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