lunedì 14 febbraio 2011

Scioglimento della Camere: serve la firma di Berlusconi ma...

Il Corriere della Sera:"Rischio cortocircuito istituzionale".

Scioglimento della Camere: serve la firma di Berlusconi ma...
ROMA - Il rischio di scioglimento anticipato della Camere non è mai stato così alto e percepito dalla maggioranza cone in questi primi mesi del 2011. A dimostrarlo è lo stesso Silvio Berlusconi che, in un'intervista telefonica rilasciata a Mattino 5, precisa:"Per interrompere la legislatura occorre che il presidente Napolitano consulti sia i presidenti delle Camere che il presidente del Consiglio, cioè Silvio Berlusconi". Parlando in terza persona di se stesso, il premier intende quindi lanciare un messaggio chiaro: se non sono io a deciderlo, le Camere non verranno sciolte. Eppure la situazione è decisamente più complessa e delicata e c'è il ruolo del presidente della Repubblica da tenere in forte considerazione. Anche se l'articolo 89 della Costituzione stabilisce che "gli atti che hanno valore legislativo e gli altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri", ci sono infatti alcuni precedenti storici che hanno visto prevalere le indicazioni del capo dello Stato. A ricordare il caso specifico in un'intervista al Corriere della Sera è stato il giurista Piero Alberto Capotosti.
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