sabato 20 agosto 2011

Spese con carta aziendale. Minzolini rischia il processo

Il direttore del Tg1 sotto accusa per un conto da 86 mila euro. La difesa: già restituiti 68 mila euro, è un attacco politico

Augusto Minzolini (Ansa)
Augusto Minzolini (Ansa)
ROMA - Quegli 86.680 euro di spese sostenute con la carta di credito aziendale della Rai sono stati in parte restituiti, ma la vicenda giudiziaria prosegue e potrebbe portare ora a un rinvio a giudizio. Si è chiusa infatti l'inchiesta della procura di Roma che ha indagato il direttore del Tg1 Augusto Minzolini per peculato. Nei giorni scorsi il procuratore aggiunto Alberto Caperna ha notificato al giornalista l'avviso di conclusione delle indagini sulle spese addebitate in 14 mesi, dal luglio 2009 all'ottobre 2010, sui conti dell'azienda di viale Mazzini. Minzolini si è sempre difeso, anche nell'interrogatorio di metà luglio, sostenendo di aver utilizzato quel denaro per spese di rappresentanza e senza che i vertici Rai avessero mai mosso obiezioni al suo comportamento. Ma agli atti dell'inchiesta c'è il verbale dell'audizione dell'ex dg Mauro Masi che un mese prima aveva precisato di non aver mai autorizzato quelle spese.

L'indagine era scattata nel marzo scorso in seguito alle denunce presentate da alcune associazioni di consumatori e dall'Idv, ma già dalla fine del 2010 attorno al caso Minzolini erano divampate le polemiche politiche e all'interno della Rai, con richieste di chiarimenti anche da parte del presidente Paolo Garimberti e del consigliere Nino Rizzo Nervo (centrosinistra), che aveva parlato di «stranezze» («Ha speso più del totale a disposizione dei 31 dirigenti Rai con la qualifica di direttore: 60 mila euro»), e annunci di querele reciproche fra i protagonisti della vicenda. Ora fra gli atti dell'inchiesta depositati ci sono i verbali del consiglio d'amministrazione della Rai e il resoconto dell'indagine interna condotta da Masi, oltre alle ricevute delle spese sostenute dal direttore e agli accertamenti svolti dalla Guardia di finanza presso la Deutsche Bank che aveva emesso la carta di credito Rai.

In particolare, come era già emerso nel dicembre 2010 dalla relazione a firma di Andrea Sassano, capo dello staff dell'allora direttore generale, gli 86.680 euro erano stati spesi in pranzi, cene e viaggi di rappresentanza in 129 giorni di trasferta, 40 delle quali avvenute nei fine settimana. Nel rapporto si faceva riferimento anche a soggiorni a Venezia, Istanbul, Londra, Marrakech, Cannes, Praga e Amburgo. Nei mesi scorsi Minzolini ha restituito 68 mila euro di quella cifra e l'azienda lo ha «assolto», qualificando le trasferte con la carta di credito aziendale come «spese di rappresentanza».

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http://www.corriere.it/cronache/11_agosto_20/spese-con-carta-aziendale-minzolini-rischia-il-processo-rinaldo-frignani_977eecd8-caf9-11e0-b86a-917f0100247d.shtml

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