venerdì 28 ottobre 2011

Aumenta divario prezzi-salari mai così ampio dal 1997

A settembre la forbice tra retribuzioni e inflazione tocca i massimi. A settembre il tasso d'inflazione annuo si è attestato al 3%, accelerando nel confronto con il mese precedente, al contrario le retribuzioni sono rimaste ferme allo stesso livello (1,7%)

ROMA - A settembre, su base annua, la forbice tra l'aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,7%) e il livello d'inflazione (+3,0%), su base annua, ha toccato una differenza pari a 1,3 punti percentuali. Si tratta del divario più alto almeno dal 1997. E' quanto risulta dal confronto dei dati Istat. LEGGI Risparmiare è diventato un lusso 1 VIDEO Senza lavoro un giovane su tre 2 Oggi l'Istat ha, infatti, diffuso i dati sull'andamento delle retribuzioni contrattuali, aggiornati al mese di settembre. Cifre che mostrano su base mensile un, seppur lieve, segno positivo (+0,3%), mentre su base annua la distanza tra l'aumento dei salari e quella dei prezzi si è allargata ancora. A settembre il tasso d'inflazione annuo si è attestato al 3%, accelerando nel confronto con il mese precedente, al contrario le retribuzioni sono rimaste ferme allo stesso livello (1,7%)

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