venerdì 28 ottobre 2011

Carceri affollate, secondi solo alla Serbia. In Italia un suicidio ogni cinque giorni

Roma, 28 ott. (Adnkronos/Ign) - Triste primato per l'Italia, che vede le sue carceri tra le più affollate d'Europa. Con 67.428 detenuti stipati in 45.817 posti, il nostro Paese presenta un tasso di sovraffollamento di 147 detenuti ogni 100 posti. Al primo settembre 2009, data dell'ultima rivelazione ufficiale del Consiglio d'Europa, il tasso di sovraffollamento era analogo (148,2%) e rappresentava un record assoluto nel Vecchio Continente, superato solo dalla Serbia (157,9%). In Francia il tasso era del 123,3%, in Germania del 92%, in Spagna del 141%, nel Regno Unito del 98,6%, mentre la media europea si attestava al 98,4%.

A scattare la fotografia, che getta non poche ombre sul sistema penitenziario del nostro Paese, è l'VIII Rapporto nazionale sulle condizioni di detenzione di Antigone onlus, presentato oggi a Roma. Al primo settembre 2009 l'Italia aveva 106,6 detenuti ogni 100 mila abitanti (oggi sono 111,4). In Francia il numero scendeva a 103,1 su 100 mila, in Germania si attestava a 89,3, in Spagna saliva a 167,5, nel Regno Unito era a 150,5. Eppure, stando al Rapporto 'Prigioni malate' che riporta dati Eurostat, i tassi di criminalità in Italia sono piuttosto bassi, con 4.545 reati registrati ogni 100 mila abitanti. Dati leggermente superiori in Spagna e Francia, rispettivamente con 5.147 e 5.559 reati registrati per 100 mila abitanti, mentre Germania e Regno Unito presentano tassi di criminalità decisamente più elevati, con 8.481 e 7.436 reati registrati per 100 mila abitanti.

Ma sono anche altre le anomalie italiane emerse dal confronto con diverse realtà europee. Mentre in Francia al primo settembre 2009 non aveva una sentenza definitiva il 23,5% dei detenuti, in Germania il 16,2%, in Spagna il 20,8% e nel Regno Unito il 16,7%, in Italia questa percentuale schizzava al 50,7%.

Altro dato che rende uniche nel Vecchio Continente le nostre carceri è la percentuale di persone condannate per reati previsti dalla legge sulle droghe. Se al primo settembre 2009 tra i definitivi in Francia questa percentuale era del 14,5%, in Germania del 15,1%, in Spagna del 26,2%, nel Regno Unito del 15,4%, da noi la percentuale si attestava a ben il 36,9%. A dimostrazione dell'"impatto fortissimo che il giro di vite sulle droghe - sottolinea Patrizio Gonnella, presidente di Antigone onlus - ha avuto sul sistema penitenziario".
Continua ...

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