domenica 23 ottobre 2011

Berlusconi punta alle pensioni?

Aria di promesse al vertice europeo

La riforma delle pensioni. Sarebbe questo, secondo Francesco Bei di Repubblica, l’asso che il Cavaliere intende giocarsi al vertice europeo per portare in tranquillità i conti pubblici. Ma c’è un però:

Sul banco degli imputati per la sua inazione, terrorizzato per un attacco speculativo all’Italia di portata devastante, il premier è dunque deciso a uno scatto improvviso, andando a recuperare l’unico vero dossier che potrebbe rassicurare le cancellerie europee e i mercati sulla buona volontà dell’Italia: la riforma previdenziale. «Solo se ce lo chiede l’Europa possiamo farla. Altrimenti la Lega — ha spiegato il premier prima di partire per Bruxelles — su due piedi è capace di mettere in crisi il governo ».

Secondo le cronache, Berlusconi era pronto a muoversi:

L’avrebbe voluto fare già ieri sera veramente, in un colloquio cercato a tutti i costi con la Merkel al castello di Meise, a margine della cena per i leader del Ppe. Ma nonostante i tentativi di approccio del Cavaliere, la Cancelliera si è ben guardata dal concedere udienza. Con i giornalisti italiani il premier si è vantato di averci parlato addirittura «a lungo», mentre fonti di Berlino ci tengono a precisare che «non c’è stato alcun colloquio bilaterale, solo un incontro collegiale». Purtroppo per il capo del governo italiano ancora pesa l’eco di quelle indiscrezioni di stampa su quegli apprezzamenti infelici che il nostro avrebbe (avrebbe) rivolto alla Cancelliera in una presunta telefonata intercettata. Tuttavia Berlusconi non demorde.

La speranza, l’ultimo appiglio per il Cavaliere, è infatti l’Europa:

Il premier lo disse apertamente a un attonito presidente Van Rompuy a metà settembre, invocando un «vincolo esterno» europeo per costringere i governi nazionali a fare quello che non avrebbero mai da soli la forza di portare a termine. L’idea è sempre quella, resa oggi impellente dallo stallo totale in cui si è nel frattempo avvitata la maggioranza. Sul decreto sviluppo infatti, al di là della propaganda sulle «100 agevolazioni», non c’è ancora nulla. Nulla di decisivo s’intende. A parte il piano EuroSud, annunciato da Tremonti mettendo il cappello sul lavoro di Raffaele Fitto. Ma si tratta dei vecchi fondi Fas. «Sembra che tutto dipenda da noi!», è sbottato il Cavaliere di fronte all’ennesima rampogna di Confindustria.

Continua ...

http://www.giornalettismo.com/archives/160689/berlusconi-punta-alle-pensioni/

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