domenica 23 ottobre 2011

Merkel e Sarkozy dettano le condizioni all'Italia "Subito le misure". "Fiducia in Berlusconi? Nelle istituzioni" Video

Ultimatum all'Italia dall'asse Parigi-Berlino. Al termine del Consiglio Europeo, Francia e Germania esprimono fiducia nei confronti del nostro Paese, ma lanciano un appello alla responsabilità su debito e crescita.

ruxelles, 23 ottobre 2011 - Un coro unanime giunge al termine del Consiglio Europeo: "Contiamo sull'Italia, ma Berlusconi deve eseguire le misure che ha annunciato e prendersi le sue responsabilità". Lo dice il presidente dell'organo comunitario Van Roumpy e lo ribadiscono sia Angela Merkel che Nicolas Sarkozy.

Il capo dell'Eliseo è eloquente durante la conferenza stampa congiunta con la cancelliera tedesca.Rassicurati da Berlusconi? Sarkozy guarda la Merkel e la mimica del suo viso non è di quelle che trasmettano entusiasmo. Poi, dopo un profondo respiro, risponde ai giornalisti: “Siamo stati fino adesso nella stessa riunione. Abbiamo fiducia nel senso di responsabilità dell’insieme delle istituzioni, sociali, politiche e economiche italiane”.

Rincara la Merkel: "All’Italia abbiamo ricordato che è importante fare tutto il necessario per mostrare senso diresponsabilità, prendendo provvedimenti sia sul fronte del debito che su quello della crescita". La cancelliera tedesca sottolinea però che “Berlusconi è il nostro interlocutore, contiamo su di lui”. Un appello analogo i due leader europei lo hanno rivolto alla Grecia. Sarkozy è stato chiaro: "Atene e Roma siano responsabili".

La Merkel ha poi confermato che mercoledì 26 alle 18 si svolgerà un nuovo Consiglio europeo che sarà seguito dall’annunciato eurogruppo dei capi di Stato e di governo. Ora è in programma l'Eurogruppo.

LA MATTINATA. BERLUSCONI: "NON SONO MAI STATO BOCCIATO" - “Ma che domande mi fate?”. Neanche a chiederlo, Silvo Berlusconi, un pronostico sull’esame che l’Ue sta facendo all’Italia e ai suoi conti pubblici, alle sue strategie per fronteggiare la crisi internazionale. Il presidente del Consiglio, lasciando il Conrad per recarsi all’incontro con Van Rompuy e Barroso, conferma il suo ottimismo: “Ma certo - dice ai cronisti - io non sono mai stato bocciato in vita mia”.

E' cominciata presto la giornata del presidente del Consiglio, che già di prima mattina era in pista per un breakfast con i presidenti della Commissione Ue e del Consiglio europeo, José Manuel Barroso e Herman Van Rompuy: due massimi responsabili comunitari hanno voluto parlare al premier di migliorare le misure prese dall’Italia contro la crisi in vista del vertice Ue in agenda oggi a Bruxelles.

Subito dopo è stata la volta di un incontro tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel, che ha preceduto il vertice Ue dedicato alla crisi dell’eurozona.

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