lunedì 6 febbraio 2012

Gas, scatta il piano d'emergenza Dal Comitato sì alle centrali a olio

Un gasdotto
Roma, 6 feb.(Adnkronos) - Allarme gas, scatta la fase due dell'emergenza. Secondo le procedure, previste dall'Unione Europea, il Comitato per il monitoraggio del ministero dello Sviluppo economico ha previsto ''la messa in esercizio di centrali elettriche a olio combustibile, che consentiranno di contenere i consumi di gas a uso termoelettrico''. E' quanto si legge in una nota diffusa dopo la riunione odierna del Comitato. In essa si motiva la decisione con ''le previsioni di un prolungamento delle attuali condizioni meteo per tutta la settimana'' e con il ''permanere del calo di forniture dalla Russia e dai due rigassificatori disponibili (Rovigo e Panigaglia)''. "In considerazione dell'eccezionale ondata di freddo, del connesso picco storico nei consumi di gas e del livello ridotto di forniture dalla Russia'', sottolinea la nota, il Comitato ha adottato nei giorni scorsi i provvedimenti necessari per gestire lo stato di allerta, ''consentendo di massimizzare l'erogazione dagli stoccaggi, la produzione nazionale e l'importazione da altre fonti di approvvigionamento''.
Intanto, aggiungono dal Comitato, è in corso l'attivazione delcontenimento dei consumi dei clienti industriali, le cui clausole contrattuali prevedano tale possibilità. Queste misure, spiega, tutelano pienamente le utenze domestiche, per le quali sono escluse conseguenze negative. Una nuova riunione del Comitato è prevista per domani.
A preoccupare anche il calo delle forniture di gas dalla Russia all'Italia. I flussi dalla Russia verso l'Italia sono in calo del 17,89%, secondo quanto emerge dai dati pubblicati sul sito Snam Rete Gas, che registrano una fornitura pari a 84,9 milioni di metri cubi rispetto ai 103,4 richiesti: 18,5 milioni di metri cubi in meno.
D'altro canto, l'Ucraina, ha detto il loro primo ministro Mykola Azarov, è pronta a inviare più gas in Europa. Azarov ha spiegato che l'Ucraina ha coperto la maggiore richiesta di gas dovuta all'emergenza freddo grazie ai propri depositi sotterranei. Questo surplus di capacità può essere utilizzato, ha detto, per coprire la differenza fra la capacità di fornitura di Gazprom e le richieste europee.
Per il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, di fronte all'emergenza di approvvigionamento, è necessario mettere mano alle riserve e non agire solo e sempre sulle imprese.
''Sono preoccupata. La situazione rischia di diventare critica - ha dichiarato a margine della decima edizione della Mobility Conference -. Giovedì ci potrebbe essere la decisione di interrompere le aziende e su questo noi richiamiamo l'attenzione, a una certa preoccupazione, perché le imprese hanno già subito gli scioperi dei Tir e in alcune aree del Paese l'impossibilità di spedire la merce per problemi di maltempo. 
Continua ...
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