giovedì 12 dicembre 2013

Berlusconi rischia il carcere? Spunta l'emendamento salva Cavaliere

Niente carcere per chi ha più di 75 anni. Punto e basta.

Sulla questione di Berlusconi che rischia di finire in carcere si è discusso abbondantemente. Soprattutto dal momento che la sua decadenza dalla carica di Cavaliere lo ha privato di quegli scudi che fino a pochi giorni fa lo avevano fatto dormire tranquillo. Adesso le cose sono cambiate: se una procura, per esempio quella che potrebbe presto dare il via al Processo Ruby Ter, decidesse che il leader di Forza Italia a piede libero può inquinare le prove, ecco che il Cavaliere prenderebbe la via per finire dietro le sbarre.
Non può aiutarlo in questo senso la legge, dal momento che è vero che la ex Cirielli del 2005 dice che chi ha più di 70 anni può scontare la pena ai domiciliari, ma si parla appunto di “scontare la pena” (mentre qui siamo nell’ambito della carcerazione preventiva) e soprattutto dice “può” non “deve”, come sa bene Callisto Tanzi che di anni ne ha 75 anni ed è pure malato, ma ciononostante è rimasto in carcere fino al marzo di quest’anno.
Ecco, è proprio uno scenario del genere che tormenta il Cavaliere, visto che le procure non mostrano molta pietas nei confronti di chi ha condanne definitive molto gravi, senza guardare troppo all’età. In aiuto di Berlusconi arriva però il soccorso azzurro: Forza Italia non si è dimenticata di quelle che da sempre sono le vere priorità del loro capo ed ecco che spunta il mitico emendamento “ad personam”.
Il disegno di legge in questione è quello dell’esponente Pd Donatella Ferranti, in cui si parla di stringere le maglie della carcerazione preventiva, che molti ritengono sia uno strumento abusato. Occasione d’oro per Forza Italia, che presenterà l’emendamento per cui ogni persona al di sopra dei 75 anni non possa essere arrestata per via preventiva. Non importa che sia recidiva, non importa quali siano le accuse. Semplicemente non può finire in carcere.
Per il momento questo emendamento non figura tra quelli presentati, ma è solo una questione strategica: quando la discussione sarà nel vivo e nel caos che sempre si determina, la solita “manina” proverà a infilare l’emendamento al momento giustonella speranza che a qualcuno sfugga e che da parte del Nuovo Centrodestra di Alfano ci sia un gioco di sponda.

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