Il governo aveva promesso di destinare al taglio del cuneo fiscale gli introiti della lotta all'evasione, e lotta all'evasione sarà: la commissione Bilancio della Camera ha infatti approvato un emendamento alla legge di stabilità che vieta il pagamento degli affitti in contanti, compresi quelli per le vacanze. E sempre al taglio delle tasse sul lavoro finiranno le risorse del rientro dei capitali esteri, per incentivare i quali il governo sta mettendo a punto un emendamento che riduce le sanzioni, alleggerendo anche il carcere che rimane per i reati più gravi. L'inizio del voto degli emendamenti in commissione Senato ha registrato però anche due fatti politici: l'asse tra Forza Italia e M5s, nonché il primo imprinting della segreteria Renzi, con un emendamento del relatore Maino Marchi (Pd) che taglia i vitalizi ai politici.
Legge di Stabilita, procede l'iter - La commissione Bilancio nella prima seduta dedicata al voto dei circa 470 emendamenti, ha esaurito l'esame dei primi 33 commi della legge di stabilità, sui 531 complessivi. Venerdì 13 dicembre e sabato 14 saranno affrontati temi delicati, come la Google tax, che impone ai giganti del Web di aprire la partita Iva in Italia.
Affitti: stop a pagamento in contanti - Ma sono già arrivate le prime sorprese, a partire dal sì all'emendamento di Marco Causi (Pd), che vieta il pagamento in contanti degli affitti, pena la perdita "delle agevolazioni e detrazioni fiscali da parte del locatore e del conduttore". Approvata anche una proposta di Sel, con il sì del relatore e del governo, che ribadisce in concreto quanto già stabilito in passato con un ordine del giorno: lo stop ad ulteriori finanziamenti per gli F35.
Il nodo pensioni - E significativi i quattro emendamenti depositati dal relatore Marchi che verranno votati il 13 dicembre. Il primo alza dal 90 al 95% l'indicizzazione delle pensioni fino a quattro volte il minimo (circa 2.000 euro). Il secondo stabilisce l'assunzione di 120 persone con alta professionalità nella nuova Agenzia che darà supporto agli Enti Locali nell'utilizzo dei Fondi Ue 2014-2020, che ammonteranno a 107 miliardi. "Marchette", definisce quest'ultima misura il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta.
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