mercoledì 4 dicembre 2013

L'ETÀ PER LA PENSIONE: UNA NUOVA STANGATA!


La notizia potrebbe non destare scalpore su televisioni e giornali, intenti a seguire le vicende personali degli esponenti del Governo. Siamo sicuri però che farà discutere (e non poco) i lavoratori, soprattutto se vicini alla tanto agognata pensione!

Dal primo gennaio 2014 infatti scatta l'aumento dell'età per la pensione per le diverse categorie, come previsto dalla tanto criticata riforma del lavoro targata Elsa Fornero. Vediamo ora nel dettaglio chi  e come sarà colpito dai nuovi provvedimenti.

Le donne occupate nel settore privato dovranno maturare 63 anni e nove mesi di età per ottenere la pensione di vecchiaia, con un aumento di un anno e mezzo rispetto alle norme in vigore ad oggi. Se non faranno in tempo ad andare in pensione entro il 2015 le donne dipendenti dovranno raggiungere addirittura 65 anni e tre mesi. Per quanto riguarda le lavoratrici autonome o che aderiscono alla gestione separata Inps invece l'attesa per la pensione aumenterà di un anno, con 64 anni e nove mesi di anzianità richiesta. Anche per queste lavoratrici dal 2016 scatterà un ulteriore aumento che porterà l'età per la pensione di vecchiaia a 65 anni e nove mesi.



Buone notizie (si fa per dire) invece per gli uomini: non cambiano i requisiti per il pensionamento nel 2014, anche se un nuovo scalino è previsto per il 2016, quando ci sarà un nuovo adeguamento in linea con la speranza di vita. Aumenta la speranza di vita ma diminuisce quella per la pensione anche per i dipendenti del settore pubblico: non cambiano i requisiti per la pensione rispetto alle norme in vigore per quest'anno. I cosiddetti "statali" andranno in pensione fino al 2105 con 66 anni  e tre mesi di età, ma nel 2016 scatterà anche per questa categoria un ulteriore aumento dell'età.

Per il 2014 la pensione anticipata per il raggiungimento degli anni di contribuzione aumenta di un mese per gli uomini (si passa da  42 anni e cinque mesi a 42 anni e mezzo per gli uomini), mentre per le donne sarà necessario aver lavorato per almeno 41 anni e mezzo, quindi per un mese in più rispetto a quanto ad oggi in vigore.

Ulteriori aumenti dell'età della pensione sono previsti per il 2016, anche siamo sicuri che nessuno potrà dormire sonni tranquilli, in quanto quello delle pensioni si conferma il settore più tartassato da tasse e nuove norme (ovviamente peggiorative).


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