Numerose reclute della caserma "Clementi" di Ascoli Piceno, sede del 235° Reggimento "Piceno", sono state ascoltate dal procuratore militare di Roma, Marco De Paolis, nell'ambito dell'inchiesta aperta sui fatti emersi dopo l'omicidio di Melania Rea. "Vogliamo - disse il procuratore due anni fa - approfondire alcune circostanze emerse finora per stabilire se sono raffigurabili reati". Uno su tutti, quello previsto dall'articolo 146 del codice penale militare di pace: minaccia a un inferiore per costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri, punito con la reclusione militare fino a cinque anni.
La procura militare, in sostanza, ha indagato per capire se da parte di uno o più istruttori siano state attuate minacce nei confronti delle reclute anche per indurle, nel caso specifico, ad intrattenere relazioni o avere rapporti di natura sessuale.
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