martedì 22 gennaio 2008

Cibo avariato ai militari in Libano

E' Massimo Cassano, amministratore delgato della società che ha fornito le derrate, la Cianciola Montanari Work System di Bari. L'accusa è "inadempimento contrattuale in pubbliche forniture"E’ costato due milioni e trecentomila euro il cibo che per sei mesi è arrivato a 2500 soldati italiani in missione in Libano. Frutta, verdura, pesce e carne che erano, però, avariati. Lo denuncia “Repubblica”, annunciando anche l’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Roma.Secondo quanto riportato dal quotidiano, nel mirino degli investigatori dell’Arma sono finite le forniture dirette alle missioni militari in Medio oriente e nei Balcani. Ad essere indagato, Massimo Cassano, amministratore unico della Cianciola Montanari Work System di Bari, azienda leader nei rifornimenti di spacci e duty free dell'Esercito.Con lui sono stati iscritti nel registro degli indagati, il fratello, Antonio Cassano, Tommaso Medici e El Azzì Axmenic. L’accusa, per tutti, è di “inadempimento contrattuale in pubbliche forniture”. Continua ... http://www.ateneonline-aol.it/080122anto8.php

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