mercoledì 30 gennaio 2008

Miccichè: "Il governatore è indifendibile"

PALERMO - "La contrapposizione a Salvatore Cuffaro non è arrivata in momento di sua debolezza, ma per gli errori gravi che ha fatto". Anche Gianfranco Miccichè, presidente dell'Assemblea regionale siciliana, non risparmia critiche al governatore che si è appena dimesso. "Quando uno viene condannato a cinque anni e se ne esce che è contento, è un errore clamoroso che non può non suscitare delle reazioni. Il tutto peggiorato dai cannoli", ha detto Miccichè durante un incontro con gli studenti della scuola di giornalismo di Palermo "Mario Francese" della facoltà di Scienze della comunicazione dell'università palermitana. "Se il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, dice che la sentenza è grave e Cuffaro se ne esce così, non può essere difeso - ha aggiunto -. Miccichè lo ha sempre appoggiato, ma in questo caso non era difendibile. Io le sentenze le contesto quasi tutte perché ormai la magistratura fa politica ma si accolgono in una determinata maniera. Ma se dici che è un sollievo, certe cose non si possono dire".Per quanto riguarda il futuro politico, Miccichè si dice "assolutamente convinto che bisogna andare subito al voto. E non c'è bisogno di una legge nuova perchè siamo assolutamente convinti che vinceremo con un largo margine anche al Senato. Ogni giorno che passa senza avere preso una decisione è un danno all'immagine della politica".Il presidente dell'Ars propone anche il suo candidato per la poltrona di governatore: "Ancora non abbiamo deciso nulla, ma Angelino Alfano è il nostro coordinatore regionale ed è quello che ha maggior titolo per essere candidato. Forza Italia comunque ha altre persone altrettanto valide. Prima di candidarlo, comunque, dobbiamo vedere cosa deciderà lui. Io continuo a sostenere che oggi c'è bisogno di una rottura più netta rispetto al passato e che ci vuole un nome forte". http://www.lasiciliaweb.it/index.php?id=1182&template=lasiciliaweb

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