mercoledì 30 gennaio 2008

Cinisi, si cerca il cimitero delle cosche

Uno dei pentiti del clan Lo Piccolo, Gaspare Pulizzi, avrebbe rivelato l'esistenza di un luogo in cui sarebbero sotterrati i resti delle vittime della lupara bianca, compreso il boss di Resuttana, scomparso e mai ritrovato. Sul luogo è stato fermato un uomo sorpreso a scavare PALERMO - Agenti della Mobile di Palermo hanno fermato Giuseppe Pecoraro, detto 'cagnoleddu', ritenuto uomo del clan Lo Piccolo. Gli investigatori, che stanno cercando un cimitero delle cosche, su indicazioni del pentito Gaspare Pulizzi, l'hanno sorpreso mentre scavava nel luogo indicato dal collaboratore di giustizia. Pecoraro è anche indicato da Pulizzi come esattore del pizzo per conto dei boss. I pm che coordinano l'inchiesta, Domenico Gozzo, Francesco Del Bene e Gaetano Paci, hanno chiesto al gip Maria Pino la convalida del fermo. Il giudice provvederà entro domani. Il collaboratore, ex reggente del mandamento di Carini, ha raccontato che in un terreno, nelle campagne di Cinisi, di proprietà di Totò Cataldo, che al momento non risulta indagato, sarebbero sotterrati i resti di alcune vittime di lupara bianca. Nelle ricerche sono impiegati mezzi dell'esercito. Adesso i mezzi dell'esercito scavano per cercare eventuali resti umani appartenenti a vittime della lupara bianca. Tra i resti nascosti nel cimitero di mafia, secondo il pentito Gaspare Pulizzi,ci sarebbe anche quello di Giovanni Bonanno, ex reggente del mandamento mafioso di Resuttana scomparso l' 11 gennaio del 2006. L'uomo, già condannato per mafia, si era assentato da casa per andare ad assolvere all'obbligo di firma in commissariato, e non era più tornato. Bonanno, figlio di Armando Bonanno, fatto uccidere dagli ex capi del mandamento di San Lorenzo, i Madonia, era stato nominato reggente di Resuttana dal boss Salvatore Lo Piccolo. Secondo il pentito Gaspare Pulizzi la designazione non sarebbe piaciuta al boss di Pagliarelli Nino Rotolo.Successivamente Bonanno avrebbe sottratto del denaro ai Lo Piccolo: da qui la decisione di eliminarlo concordata tra Salvatore Lo Piccolo, Nino Rotolo, e l'altro mafioso del quartiere San Lorenzo Diego Di Trapani. Nel provvedimento di fermo i magistrati della dda Nico Gozzo e Francesco Del Bene, per la prima volta, hanno inserito le dichiarazioni di Pulizzi che ha cominciato a collaborare con la giustizia da poche settimane. 30/01/2008 http://www.lasiciliaweb.it/index.php?id=1232

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