mercoledì 30 gennaio 2008

Bono: "Prodi tra i politici più intelligenti che conosco"

Il leader degli U2 elogia l'impegno per far quadrare i conti dell'Italia ROMA«Ho grande ammirazione per la gente come Prodi, che tra l’altro è tra gli uomini politici più intelligenti che abbia mai incontrato». Lo afferma Bono, il leader degli U2, nel corso di un’intervista concessa a Jovanotti per il mensile GQ.La rockstar irlandese, impegnata nella campagna internazionale "Drop the Debt" sulla cancellazione del debito per i Paesi poveri, che non ha risparmiato le critiche anche all’Italia per il mancato mantenimento della promessa di interventi in tal senso, commenta: «So che Prodi si è impegnato a far quadrare i conti dell’Italia; e anch’io sarei infastidito se leggessi che una rockstar irlandese va in giro a dire che il mio Paese non ha pagato quanto promesso».Bono precisa che «quando si combatte al fianco dei poveri del mondo, in molti casi non è questione di Destra o Sinistra». Ma poi aggiunge: «Devo dire che mi è capitato di provare fastidio perchè Berlusconi ha sì promosso il "Global Fund for Aids" nell’ambito del G8 di Genova e credo che gli italiani possano essere orgogliosi di questa iniziativa; ma poi il suo governo si è spesso dimenticato di versare le cifre promesse per l’aiuto alla cooperazione e allo sviluppo». Ora, «sono a conoscenza del fatto che il governo ha preso nuovi impegni e aumentato le risorse per la lotta alla povertà. C’è stato un cambiamento -riconosce- ma bisogna fare di più: è in gioco la grandezza di un Paese generoso come l’Italia».Quindi Bono rivolge un pensiero all’Italia. «Ho l’impressione che i miei amici italiani siano molto interessati alla politica e parlino spesso di come potrebbero andare le cose. Il mio senso del presente rispetto a un Paese così antico mi dice che gli italiani guardano al futuro e pensano che un giorno riusciranno a far funzionare le cose, e sento che andrà proprio così. Credo sia stupefacente che una civiltà così antica e solida sia sempre proiettata in avanti e sia così inquieta... L’Italia è il cuore dell’Europa, l’Europa senza l’Italia è senza cuore, incapace di pompare sangue. Alcune delle esperienze più straordinarie della mia vita musicale le ho fatte proprio nel vostro Paese». http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200801articoli/29712girata.asp

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