lunedì 28 gennaio 2008

'Ndrangheta nella Sanità, 18 arresti c'è anche un consigliere regionale

REGGIO CALABRIA - C'è anche il consigliere regionale Domenico Crea tra le persone arrestate stamane dai carabinieri a Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione chiamata 'Onorata Sanità', che riguarda un'organizzazione mafiosa che faceva riferimento alla cosca Morabito di Africo e operava nel settore della sanità pubblica. Un terremoto che scuote anche la politica: l'operazione ha portato all'arresto complessivamente di 18 persone tra cui Crea, esponenti della cosca Morabito e persone già coinvolte nell'inchiesta sull'omicidio del vicepresidente del consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno: tra questi Alessandro e Giuseppe Marcianò, padre e figlio, presunti responsabili dell'omicidio Fortugno. Oltre a Crea sono stati arrestati il figlio Antonio, medico, direttore sanitario della clinica Villa Anya di Melito, convenzionata con il sistema sanitario nazionale; il capostruttura politico dello stesso Crea Antonino Iacopino, già direttore sanitario della clinica. E anche Giuseppe Pansera, il genero del capo cosca Giuseppe Morabito, detto il "Tiradritto". Alessandro Marcianò è accusato di essere stato il mandante dell'omicidio Fortugno, che avrebbe ordinato per consentire a Domenico Crea di subentrare allo stesso Fortugno nel consiglio regionale. Il figlio Giuseppe, invece, avrebbe svolto, sempre secondo l'accusa, il ruolo di mandante e al contempo di esecutore dell'assassinio di Fortugno. Agli arresti domiciliari sono finiti il dirigente vicario del Dipartimento Sanità della Regione Calabria, Peppino Biamonte, e il direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Pietro Morabito; alcuni medici, la moglie di Antonio Crea, il direttore del Pronto soccorso dell'ospedale di Melito, già geriatra all'Unità di valutazione geriatria dell'As 11 di Reggio Calabria. Nell'operazione è anche stata sequestrata una clinica privata di proprietà della famiglia di Domenico Crea e complessivamente 47 persone risultano indagate. Durante le indagini sull'omicidio Fortugno più volte era emerso anche il nome di Domenico Crea, pur non avendo mai egli avuto nessun coinvolgimento nell'inchiesta. Crea, eletto nel 2005 nelle liste dell'allora Margherita, è subentrato nel consiglio regionale della Calabria dopo la morte di Francesco Fortugno. La sua carriera politica è stata segnata da diversi cambi di schieramento: prima di candidarsi per la Margherita - suscitando del resto forti perplessità da più parti - era stato eletto con il centrodestra (dal 2000 al 2005 era stato consigliere regionale e assessore regionale al Turismo). Crea ha lasciato poi la Margherita, dopo una frattura con il presidente della Regione Loiero, per poi aderire alla Dc di Rotondi e tornare al centrodestra. (28 gennaio 2008) http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/arresti-ndrangheta/arresti-ndrangheta/arresti-ndrangheta.html

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