martedì 8 gennaio 2008

RIFIUTI: UE, 3 INCENERITORI? INTENZIONI NON BASTANO PIU'

Bruxelles, 18:31 Le buone intenzioni non sono piu' sufficienti per convincere Bruxelles che l'Italia si sta mettendo in regola sulla questione dei rifiuti campani, ora contano solo i risultati. E' questa la reazione a caldo della Commissione europea al piano del Governo annuciato dal premier Romano Prodi per superare l'emergenza in Campania. "Le buone intenzioni non bastano piu'", ha dichiarato all'Agi Pia Bucella, capo della direzione Comunicazione, Affari giuridci e protezione civile della direzione Ambiente della Commissione, "di intenzioni ne abbiamo avute tante per tanti anni". La direttiva Ue del 2006 sui rifiuti, ha ricordato la funzionaria, non e' che una rifinitura "della direttiva base che e' del 1975". E l'annuncio che in Campania saranno costruiti dei termovalorizzatori nei corridoi dell'esecutivo Ue non stupisce nessuno. "Ce ne avevano garantiti due nel 1997, quando ci hanno inviato il piano di gestione rifiuti della Campania", ricorda Bucella, "quello era un piano perfetto, che prevedeva la costruzione di tutti gli impianti di trattamento dei rifiuti e la costruzione di due termovalorizzatori che avrebbero provveduto a trattare i rifiuti pretrattati". Proprio grazie al piano presentato dall'allora ministro dell'Ambiente Edo Ronchi "che era cosi' mirabilmente perfetto che poteva servire da modello al resto del mondo, quando abbiamo lanciato nel 2003 una procedura contro diverse Regioni italiane per la mancaza di un piano di gestione dei rifiuti, la Campania non era inclusa". Nella pratica poi, il piano che avrebbe dovuto essere realizzato entro il 2004, rimase sulla carta. Ora quindi, ha concluso la funzionaria europea, "l'unico nostro interesse sono i risultati. A giugno abbiamo lanciato una procedura di infrazione e oggi vediamo zero risultati, anzi: meno uno". Certo e' difficile che da qui al 30 gennaio, quando il dossier arrivera' sul tavolo del collegio dei commissari, si possa essere risolta una questione che va avanti da anni ma, ha spiegato Bucella, "dei risultati concreti da qui al 30 gennaio ci potrebbero gia' essere, ad esempio i rifiuti in strada potrebbero essere portati in discarica". Anche per la portavoce del commissario Ue all'Ambiente Stavros Dimas, Barbara Elfferich, le misure annunciate non sono il nodo centrale, "l'Italia e' uno stato indipendente" e puo' decidere come agire, "ma la legge richiede che i rifiuti siano gestiti in modo appropriato" e quindi l'intervento del Governo va bene "se porta a questi risultati". Da Bruxelles non c'e' "un incoraggiamento particolare a costruire inceneritori", assicura la portavoce, il problema e' piu' ampio: "abbiamo bisogno di un approccio strategico dell'Italia per risolvere questo problema".

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