domenica 23 marzo 2008

Serbia ritorna all'offensiva sul Kosovo

BELGRADO (Reuters) - Il primo ministro serbo Vojislav Kostunica oggi ha accusato i peacekeeper della Nato e la polizia delle Nazioni Unite di avere usato "cecchini e munizioni vietate" per soffocare una rivolta serba contro l'indipendenza del Kosovo. "Sono state le forze internazionali", ha detto in un'intervista al quotidiano Vecernje Novosti, riferendosi alla rivolta del mese scorso a Mitrovica, roccaforte serba in Kosovo, in cui un poliziotto ucraino dell'Onu è stato ucciso e un serbo è rimasto gravemente ferito alla testa. "Ovviamente, la situazione in Kosovo è molto difficile e ci sono persone ragionevoli e non. La battaglia è in corso per tutto il Kosovo", ha detto Kostunica. Quando le potenze che sostengono l'indipendenza della provincia a maggioranza albanese hanno realizzato che la Serbia non riconoscerà mai questa situazione, ha detto il primo ministro, "hanno usato la forza, una forza brutale, cecchini e munizioni proibite". L'Onu e la Nato sostengono che le violenze sono state istigate da Belgrado. Dicono che i serbi hanno lanciato granate e bombe molotov e hanno sparato con armi automatiche con l'intento di uccidere. I serbi sostengono che un uomo ora in coma sia stato colpito da un cecchino della Nato. Le "munizioni vietate" a cui si riferisce Kostunica sono proiettili di plastica. http://it.notizie.yahoo.com/rtrs/20080323/tts-serbia-kosovo-ca02f96.html

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