domenica 6 aprile 2008

Occhio al pastrocchio dell'otto per mille

Alcuni blogger mi hanno chiesto su quale soggetto - cattolici, valdesi, ebrei, luterani, avventisti, assemblee di Dio o Stato - conviene far cadere la scelta per l'assegnazione dell'otto per mille. Per prendere una decisione consapevole, occorre che il contribuente analizzi l'escamotage ideato dalle forze politiche per favorire la Chiesa in cambio di voti. Il mecccanismo funziona in questa maniera. La ripartizione del "monte premi" avviene secondo la percentuale delle firme raccolte dai sette soggetti, senza tener conto dei contribuenti che hanno preferito non fare nessuna scelta. Conviene quindi fare una scelta, perché il nostro contributo saremo costretti a versarlo comunque. L'esempio che segue serve a far luce su quello che a molti contribuenti appare come un vero e proprio puzzle. L'anno scorso hanno fatto la loro scelta solo il 35% dei contribuenti. Tra i sette soggetti - grazie alla rinuncia dello Stato a una parte dei suoi fondi in favore della Chiesa cattolica e agli spot pubblicitari ripetuti ossessivamente per convincere i cittadini a firmare per lei -questa ha ricevuto un numero di consensi pari all'ottantasette per cento. Solo chi sa che il "monte premi" ammonta a un miliardo di euro, vale a dire duemila miliardi delle vecchie lire - di cui solo una minima parte viene spesa in beneficenza - può comprendere la profondità dell'ingiustizia perpetrata ai danni delle altre confessioni religiose e di quei cittadini che non intendono contribuire ad arricchire ulteriormente la Chiesa. Fino a quando non riusciremo a inserire la ricerca scientifica tra i soggetti, laici, relativisti, atei, agnostici, anticlericali ed evoluzionisti non potranno fare altro che scegliere tra le sei confessioni religiose attualmente ammesse alla ripartizione. Riportate, pertanto, questo post sui vostri blog e siti e invitate i blog e i siti del vostro giro a fare altrettanto. Questa è l'arma più efficace per sottrarre alla Chiesa cattolica almeno una parte delle somme che percepisce, mentre i due terzi delle famiglie italiane vivono nella miseria più nera. Restare inerti davanti a questo grido di dolore sarebbe inconcepibile. http://oknotizie.alice.it/go.php?us=519010193032abce

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