domenica 25 maggio 2008

Farmaci truffa, è "disastro colposo" Ventidue specialità sotto controllo

TORINO - Disastro colposo per la messa in commercio di farmaci non perfetti. Si apre un nuovo filone nell'inchiesta piemontese sull'Agenzia per i farmaci. Ventidue medicine in commercio sono sospettate di essere dannose per la salute dell'uomo. Il farmacologo Silvio Garattini chiede che siano resi nomi i nomi delle specialità: "E' da incoscienti lasciare in giro farmaci a rischio per i cittadini e non dire quali siano". Il ministero: "Non c'è pericolo". Ma il ministero della Salute getta acqua sul fuoco: "Sono specialità conosciute nel mondo, testate da anni. Non c'è pericolo alcuno" ripetono. Ammettono che su alcuni "bugiardini", i foglietti illustrativi contenuti nelle medicine, qualche controindicazione era stata soppressa per rendere più facile ottenere la licenza di vendita, "ma è stato messo già tutto in ordine". Temono la psicosi a Roma e non vogliono che nei cittadini si diffonda l'idea che in commercio ci siano farmaci che possono far male. "Non c'è pericolo", si ostinano a ripetere al ministero. Soldi in cambio di omissis. Nell'occhio del ciclone, un antinfiammatorio che, nonostante potesse provocare "gravi danni al fegato" non è stato sospeso dal commercio, "dimostrazione - dice la Procura - che c'è stata una corruzione". Altro caso è quello che riguarda la commercializzazione di un anestetico locale "che - come scrivono i giudici - presenta un difetto a causa del quale due fiale diverse non sono distinguibili tra loro, con evidenti conseguenze per la salute pubblica". Anche questa volta sembra che i funzionari infedeli dell'Aifa abbiano chiuso un occhio in cambio di laute mance. Secondo il gip, "la gravità del comportamento di certuni che non esitano a tutelare gli interessi commerciali della società produttrice dei farmaci a scapito delle conseguenze per la salute dei pazienti, è emblematica".
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