AGRIGENTO - La Guardia di finanza di Agrigento ha scoperto un vasto giro di fatture false per 130 milioni di euro durante una verifica fiscale nei confronti di due società, una di Canicattì, l'altra a Ravanusa, operanti nel commercio di metalli e rottami ferrosi.Secondo gli investigatori sarebbero state società di comodo che avrebbero utilizzato documenti di acquisto emessi da soggetti rivelatisi inesistenti e avrebbero fornito a aziende reali che lo richiedevano fatture di vendita per operazioni commerciali mai effettuate.Secondo quanto accertato, le false fatturazioni avevano l'obiettivo di ottenere benefici fiscali e conquistare posizioni sul mercato sempre più concorrenziali.L'attività fiscale ha permesso di accertare ai fini delle imposte sui redditi elementi negativi di reddito non deducibili derivanti dall'utilizzo di fatture false per 90.950.389 euro, elementi positivi di reddito non dichiarati pari a 49.044.358 euro, un'Irap dovuta per 5.949.774 euro e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti per 88.828.022, e un' Iva dovuta all'erario per 1.945.595 euro.
27/05/2008
http://www.lasiciliaweb.it/index.php?id=5623&template=lasiciliaweb
Nessun commento:
Posta un commento