venerdì 2 maggio 2008

Verona, pestato per una sigaretta Giovane finisce in coma

VERONA - Lotta tra la vita e la morte per aver rifiutato una sigaretta. Sarebbe questo il motivo che avrebbe scatenato la furia dei cinque aggressori che la notte scorsa in centro a Verona hanno picchiato, riducendolo in coma, Nicola Tommasoli, 29 anni, di Santa Maria di Negrar (Verona). I medici di terapia intensiva dell'ospedale di Borgo Trento temono per la vita del giovane, aggredito da un gruppo di italiani - non ancora identificati - mentre era in compagnia di tre amici. Una tragedia assurda, una reazione inaudita esplosa in calci e pugni nei confronti del trio che si trovava in centro per trascorrere la serata. Ecco la ricostruzione dei carabinieri: tre ragazzi di Negrar stanno tornando alla macchina dopo essere usciti da un locale vicino a Porta Leoni. Proprio all'angolo con via Cappello s'incontrano con un gruppo di trentenni che pare avessero esagerato con l'alcol. I cinque chiedono ai tre amici una sigaretta: di fronte al rifiuto, la rabbiosa reazione. Due degli aggrediti se la cavano con poco. Tommasoli invece finisce a terra, privo di sensi. Viene colpito con due calci all'addome. Poi ancora un altro, questa volta alla nuca. I due amici portano immediatamente la vittima, che nello scontro ha riportato un ematoma, in ospedale. Sottoposto a un delicato intervento chirurgico il giovane è in fin di vita. Ora i carabinieri stanno ricercando i cinque aggressori.

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